E così la guerra è scoppiata

La guerra è una tragedia immensa le cui conseguenze le pagano i più deboli, in particolare i bambini.
In questi anni le Associazioni aderenti all’AVIB hanno ospitato decine di migliaia di bambini nell’ambito dei progetti Chernobyl grazie al sostegno e alla collaborazione delle famiglie e degli Enti locali e anche in questa tragico momento mettono a disposizione la loro professionalità, le loro conoscenze e il senso di responsabilità che da sempre le caratterizza.
Abbiamo contattato l’Ambasciata Ucraina offrendo la nostra disponibilità e le nostre competenze al fine di realizzare progetti di accoglienza rivolti a minori provenienti da zone “pericolose” o comunque bisognosi di assistenza fisica e psicologica; con questo sia chiaro per tutti che non vogliamo dividere le famiglie, ma ci sono anche tanti orfani. Abbiamo scelto di rivolgerci direttamente all’Ambasciata Ucraina (che spero accoglierà la nostra disponibilità) poiché già fin dalle prime ore del conflitto su tanti siti abbiamo letto di persone disposte a fare da intermediari e facilitatori delle accoglienze, ma chi sono? In questo periodo di forte emotività è facile cadere in mani non sempre … oneste, prestiamo attenzione!
Per questi motivi la Federazione AVIB ha avviato contatti con le istituzioni per capire le modalità che possano essere messe in campo, pur consapevoli delle grandi difficoltà di carattere logistico, al fine di poter organizzare l’accoglienza dei bambini ucraini in fuga dalla guerra con la massima sicurezza e nell’ambito della legalità.
Offendo questa disponibilità non intendiamo certamente abbandonare i progetti di ospitalità in essere con la Bielorussia, anzi, siamo solo in attesa di un cenno del Governo bielorusso che ne stabilisca la ripresa, e continueremo ad aiutare, per quanto permesso, i nostri amici bielorussi.
Mai come in questo momento ci pare giusto ricordare l’articolo 11 della Costituzione Italiana frutto della saggezza dei nostri Costituenti: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” Questo dettato vale sempre, chiunque sia l’aggressore, qualunque sia il Paese vittima di aggressione. Vale oggi e valeva ieri, a vale a qualunque latitudine.
Asteniamoci da proclami gloriosi per ciò che stiamo cercando di realizzare, l’ospitalità di minori in fuga dalla guerra non sarà una vittoria per nessuno: la guerra é la grande sconfitta di tutti.