Questa volta il viaggio dell’ottobre scorso in Belarus non è stato solo visita a istituti, ospedale, scuole e famiglie di bambini/ragazzi che vengono in estate in Italia.
C’è stato qualche incontro divertente, come con un ragazzina e le sue amichette in uno sperduto gruppetto di case in aperta campagna, che ci è venuta incontro tutta sorridente e felice di vedere stranieri, spiegandoci in un italiano fantasioso che era volata in Italia da Minsk, meravigliata che non conoscessimo la “sua famiglia”, la Francesca, la Luisa, il Federico, quelli con la macchina blu…. Non c’è stato verso di capire dove era andata….un’idea dell’Italia come di un unico paese bellissimo, pieno di persone che riversano grande affetto ( e non solo…), raggiungibile con un breve volo.
Poi l’incontro a Cecersk (uno dei nostri storici paesi bielorussi) con un gruppo di oltre venti ragazzi/e, alcuni venuti in Italia negli anni 1995-2000, nei primissimi anni di attività della nostra associazione, altri nel 2005-2010 ed anni successivi.
Un’emozione unica e profonda, le ragazze quasi tutte sposate, con i loro bambini in braccio o tenuti per mano, accompagnate da qualche mamma, pochi mariti a dire il vero ( ma si sa, non sempre ci sono!). Con molti erano stati mantenuti contatti quasi costanti, altri sono stati rintracciati con la potenza del facebook o vkontakte, o semplicemente con passa parola. Sono arrivati al Centro della Gioventù (una volta si chiamava Dom Pionier) alla spicciolata….. Timidi sguardi reciproci indagatori, oddio chi è quella, in quale famiglia è stata…. ma sì è la Tatiana, il Sasha, la Vika, la Ira, la Natasha……..Pazzesche sovrapposizioni di volti e ricordi…..Poi il sciogliersi in sorrisi…..Guarda che fiore di ragazza che sei diventata!…. Incroci di parole russe, italiane, ma tanti trovano subito frasi ed espressioni anche dialettali che sembravano dimenticate ed invece erano rimaste nel profondo. Felicità dei ragazzi di ritrovarsi tra loro, piccoli capannelli a seconda degli anni in cui erano insieme da noi……. Dove sei, cosa fai, chi è tuo marito, che belli i tuoi bambini… anche loro adesso vengono o vogliono venire in Italia? Sì, nella stessa famiglia dove erano venute le loro mamme….
Ricordarsi tutto di tutti è un’impresa impossibile, in pochi minuti scorre il film degli ultimi di 20 anni di vita. La nostra felicità di vedere che quanto a suo tempo seminato è caduto in terreno fertile, ragazzi felici con le loro famiglie e loro bambini, orgogliosi di come sono cresciuti, determinati, con tanta volontà di migliorare pur tra le innegabili difficoltà della vita…. Talenti da noi intuiti quando erano bambini ed ora esplosi: molti hanno avuto l’opportunità di studiare a Minsk o a Gomel; qualcuno è diventato o diventerà dottore od avvocato; in qualche caso sorprendenti (quando erano in Italia a qualcuno non si sarebbe dato il credito di una lira….)
E’ stato strappato un sorriso e anche qualche lacrima a qualcuno che è stato meno fortunato e che finora non ha avuto la possibilità di esplicitare del tutto le proprie capacità… Il pensiero ad altri che sono rimasti nelle loro case per accudire ai loro bambini ancora troppo piccoli od ammalati. La forte preoccupazione per qualcuno che si sa in difficoltà economica ma anche in situazione familiare o di convivenza non proprio serena.
Che stupidi!…. in tutto questo baillame e continuo andirivieni, non siamo riusciti a fare una foto tutti insieme! Ma non importa, in loro volti espressivi restano impressi nella nostra mente……… e poi c’è lo scambio di wattshapp con la promessa di trovarci ancora….
Tutto questo a contrappeso delle fatiche che da 25 anni compiono le famiglie italiane che ospitano i bambini…..
( Lorenzo Zini – Associazione Pace e Giustizia – Revò – Trento)